Reinserimento sociale

È l'importante, difficile, ma imprescindibile momento della verifica e richiede un grande supporto da parte degli operatori con i quali si instaura, gradualmente, una posizione paritaria. Si articola in una prima fase residenziale durante la quale l'utente abita in una struttura della Fondazione Centro di solidarietà “Don Guerrino Rota”, svolge attività di sostegno per gli ultimi arrivati nel Programma; gradualmente, si inserisce nel contesto sociale in modo sempre più autonomo attraverso la ricerca di un lavoro e della casa, gestendo la propria vita.
La finalità dell'intero progetto riabilitativo, infatti, è il raggiungimento dell'autonomia, intesa non solo come indipendenza da una sostanza stupefacente, ma come capacità di valorizzare ed esprimere energie e risorse, partecipando alla vita sociale in modo attivo.
La durata è, complessivamente, di circa un anno.
 
Strumenti
Colloquio di sostegno e di approfondimento di alcune problematiche: richiesto sia dall'utente che dall'operatore, è uno strumento molto usato in questa fase.
Gruppo di incontro: La graduale frequenza a questi gruppi (prima bisettimanali, poi settimanali e infine quindicinali) ha lo scopo di agevolare e stimolare il distacco dalla struttura dopo un periodo lungo e significativo.
In questi gruppi, oltre alle difficoltà incontrate ogni giorno, si affrontano le tematiche specifiche di questo periodo che assumono ora una valenza nuova: lavoro, alcool, tempo libero, sessualità ed affettività, rapporto col mondo sociale (ambiente ed amici), progettazione ed orientamento valoriale.
Gruppo di auto valutazione: ad ogni passaggio intermedio, in cui la persona analizza e verifica con gli altri utenti e l'operatore, i risultati del periodo vissuto e si impegna a raggiungere nuovi obbiettivi. In vista ormai della conclusione dell'intero itinerario riabilitativo, gli operatori compilano un'accurata valutazione che prende in esame tutti i passaggi di crescita, il presente, i traguardi futuri.