Comunità terapeutica

È la fase centrale dell'itinerario riabilitativo in cui la persona, aiutata dal confronto costante del gruppo, diventa consapevole delle proprie problematiche. La comunità aiuta l'utente ad esplorare la propria realtà emotiva, stimolandolo a prendere contatto con i propri sentimenti e ad esprimerli.
L'espressione dei sentimenti avviene in gruppi specifici dove la persona impara a percepire le proprie emozioni non come minacce, ma come parte di sé con cui misurarsi. L'espressione della rabbia, del dolore e della paura, sentimenti legati a situazioni del momento, ma spesso connessi al passato, sono passaggi importanti per la conoscenza di sé e degli altri, per creare legami significativi. Pertanto il rifiuto di esprimere tali sentimenti è un importante indicatore di difese e blocchi nella risoluzione del problema.
Il lavoro manuale nei vari settori della comunità è funzionale sia alle esigenze di una struttura auto gestita sia al processo di crescita della persona; così anche i ruoli ed i compiti che, variando secondo i tempi di crescita e le possibilità di ciascuno, esprimono il graduale cammino di responsabilità verso sé e gli altri.
Le finalità di questa fase sono quindi:
  • Il raggiungimento di una sufficiente consapevolezza di sé con i propri problemi, limiti e risorse
  • L'acquisizione di un equilibrio tra ragione, sentimenti e comportamenti
  • La scoperta di alternative per nuove scelte di vita e l'inizio della proiezione verso il futuro
  • Il miglioramento del concetto che l'utente ha di se stesso
La durata approssimativa della Comunità è di circa un anno.
 
Strumenti
Responsabilità: la possibilità di crescita attraverso la mobilità e la progressione dei ruoli e delle responsabilità in un ambiente che dà supporto e protezione, favorisce l'apprendimento sociale ed il passaggio dall'egocentrismo al riconoscimento dell'altro;
Organizzazione del tempo;
Intervista: momento di ingresso in comunità in cui si verificano le reali motivazioni al cambiamento che portano l'utente a questa scelta di vita. Termina con un contratto che coinvolge il giovane con il gruppo dei pari e con tutta la fase, da verificare e modificare periodicamente durante il successivo cammino.
Colloqui: di verifica, approfondimento, confronto, contenimento.
Gruppi dinamici: servono per esprimere i sentimenti in modo diretto e chiaro, legati al "qui e ora"; Gruppi statici: scandiscono la gradualità dell'intervento terapeutico educativo e si suddividono in:
  • gruppi conoscenza: lavoro sull'immagine sociale e sulla conoscenza delle paure e difese
  • gruppi famiglie: lavoro sulla relazione nella famiglia e nei ruoli sociali
  • gruppi sulla sessualità
  • gruppi affettività
  • gruppi di auto valutazione: esame e verifica del percorso compiuto (da fare prima del passaggio alla tappa successiva)
Lavoro manuale: è finalizzato all'assunzione di responsabilità e all'autodisciplina.
Attività culturale: interventi orientati all'arricchimento culturale degli utenti che, in genere, si distinguono per gravi lacune in questo campo; proposte concrete per aiutarli nella scoperta del gusto del conoscere e del sapere, attraverso l'incontro con persone ed esperienze capaci di rendere più piena la vita e meno estraneo il contesto sociale.
Recupero scolastico: è offerto a coloro che hanno interrotto la scuola e desiderano concludere gli studi.