Progetto “Ulisse”
INTRODUZIONE
L’Ulisse contemporaneo, l’Ulisse moderno, è quello che vuole veleggiare non solo verso l’Itaca dell’affetto, ma anche oltre le Colonne d’Ercole del conosciuto.
È l’Ulisse della scienza e della ricerca; è l’Ulisse che va contro la via dello scetticismo, ma anche contro la via del fideismo.
È l’Ulisse che ricerca autenticamente, che deve passare tra la Scilla e il Cariddi dell’individualismo e della chiusura.
Questo Ulisse che si chiama
umanità può scoprire
l’autonomia se usa la vela della
responsabilità.
Questo nuovo Ulisse deve usare una vela triangolare molto adattabile, che non vada solo a favor di vento, ma anche per vie traverse, verso una meta.
Cercare di rendere autonomi, forti, responsabili, i giovani, è un’ utopia, un bluff se noi, per primi, non riconosciamo le vere mete della nostra comunità; se noi, per primi, non riconosciamo e testimoniamo la
vita. (
prof. Gaetano Mollo)
Destinatari:
Il progetto è rivolto alle persone che, dopo aver “terminato”un programma terapeutico riabilitativo, riprendono a far uso di sostanze stupefacenti.
Equipe :
Il progetto è seguito da un gruppo di operatori in rappresentanza di tutte le strutture del Centro.
Obiettivi generali:
Accogliere le persone ricadute, cercando di non allontanarle dal territorio e dalla rete di relazioni.
Accompagnarle in un percorso completo, finalizzato ad un equilibrato inserimento sociale ed alla sua continuità progettuale.
Fasi - Obiettivi e Strumenti: Il progetto è stato suddiviso in
5 fasi di cui
4 si distribuiscono nell’arco di 12 mesi circa nelle nostre strutture.
Prima fase: Approcio
Seconda fase: Accoglienza
Strutture interessate
Accoglienza Diagnostica
Accoglienza il Mulino
Terza fase: Trattamento
Strutture interessate
Accoglienza Il Mulino,
Comunità di Camposalese
Comunità S. Maria delle Grazie
Quarta fase: Reinserimento
Strutture interessate
Comunità S. Maria delle Grazie,
Reinserimento residenziale tradizionale e non
Quinta fase: Reinserimento semiresidenziale
PRIMA FASE
Attraverso una serie di colloqui preliminari, che hanno l’intento di individuare la più adeguata risposta ai reali bisogni, collaborando attivamente con l’agenzie che producono feedback attendibili (programmi precedenti, diagnosi a cura del servizio competente e servizio Ser.T inviante), si elabora insieme all’utente il progetto.
Tale fase è variabile nei tempi a seconda della situazione dell’utente.
Obiettivi:
Accompagnare la persona in un nuovo percorso di vita
Favorire l’approccio conoscitivo
Promuovere la presentazione del progetto
Individuare i bisogni
Individuare le resistenze
Strumenti:
Colloqui su appuntamento effettuati dal responsabile del settore o da un operatore esperenziale
Incontri telefonici e di persana congiunti, tra utente, operatore e operatori altri servizi (Sert, Cssa, etc.)
Riapertura e ricostruzione della cartella clinica
DIA( data ingresso nelle strutture residenziali)
SECONDA FASE
Accogliendo la persona in residenziale, si vuole fare in modo che si integri agevolmente nel gruppo, che instauri una relazione con l’operatore di riferimento, che riprenda a far uso di norme che regolano il sistema comunitario. La durata della fase è di circa due mesi.
Obiettivi:
Monitoraggio della disintossicazione (all’esigenza)
Ripresa di un equilibrio fisico
Promuovere l’integrazione nel nuovo gruppo di appartenenza
Individuazione dei bisogni e conseguente progetto personale, attraverso la rilettura della propria storia
Strumenti:
Gruppo contrattuale con la firma di dichiarazione e di consenso della fase di accoglienza
Riscrittura dell’anamnesi personale
Infrastruttura del tempo
Gruppi terapeutici, seminari, colloqui individuali, autovalutazione per il passaggio al trattamento
Lavori di autogestione della struttura
Gruppo di apertura di giornata
TERZA FASE
In questa fase si vuol dare continuità al cammino intrapreso, per raggiungere un equilibrio interiore che permetta all’utente un’accettazione della propria realtà in modo più sereno.
Si mirerà inoltre a fargli vivere un’autonoma sperimentazione durante le uscite organizzate.
Obiettivi:
Rielaborazione del processo inerente alla ricaduta
Rielaborazione del vissuto storico-esperenziale (aree di intervento)
Individuazione, promozione e rafforzamento delle risorse personali
Favorire l’individuazione dei limiti personali
Favorire la partecipazione attiva come coterapeuta sia nella gestione della struttura che nell’integrazione dei nuovi utenti
Promuovere, sostenere e incentivare la capacità di programmare e gestire il tempo libero (rete familiare, affettiva e sociale)
Strumenti:
Gruppo contrattuale d’ingresso al trattamento
Infrastruttura del tempo
Gruppi terapeutici, seminari, colloqui individuali, gruppo di apertura di giornata, autovalutazione per il passaggio alla fase successiva
QUARTA FASE
Attraverso gli obiettivi sottoelencati, si vuole accompagnare l’utente al raggiungimento di una completa autonomia, mantenendo una relazione continuativa con gli operatori di riferimento e il gruppo dei pari.
La durata di questa fase è di circa sei mesi.
Obiettivi:
Promuovere ed incentivare l’autonomia ( abitative, economiche, relazionali) nella realizzazione del processo d’integrazione sociale
Promuovere il processo di adattamento sociale
Favorire e sostenere l’assunzione del ruolo di genitore e/o di partners
Promuovere, sostenere e incentivare la capacità di programmazione vicino al proprio standard (lavorativo, culturale)
Potenziare le capacità lavorative
Rinforzare e mantenere i valori all’interno del percorso comunitario e nel proprio contesto sociale
Strumenti:
Gruppo contrattuale nella fase
Formazione professionale
Gruppi terapeutici, seminari, colloqui individuali, uscite settimanali di weekend, valutate con l’operatore di riferimento
Valutazione di fine trattamento
QUINTA FASE
Obiettivi:
Accompagnare l’utente ad un distacco graduale dalla struttura
Promuovere la continuità nelle relazioni instaurate
Incentivare il processo di adattamento sociale
Strumenti:
Gruppi terapeutici,
seminari,
colloqui individuali,
autovalutazione di fine trattamento
Tempi: I tempi di questa fase sono molto elastici e concordati con l’utente e con le agenzie coinvolte.
Una volta terminato il trattamento, si vuole promuovere la continuità nelle relazioni instaurate, attraverso una libera partecipazione all’interno della struttura come volontario e come partecipante ai gruppi di auto-aiuto.